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La paura di morire: non devi per forza scacciarla!
- 5 Febbraio 2022
- Pubblicato da: Andrea De Nuccio
- Categoria: Blog
La paura di morire… quanto è brutta la paura di morire!
Non la vorremmo mai la morte. Eppure la morte c’è, la morte “esiste”.
Esiste nel senso che possiamo vederla e pure narrarla. Vedere quella degli altri, mai la nostra. Siamo presenti nell’attesa, con la paura che qualcosa di catastrofico possa accadere. Ed è la paura che ci condiziona, fino all’ultimo dei nostri giorni, è la paura che ci cambia, che cambia il nostro modo di vedere la vita.
E se abbiamo paura allora abbiamo anche la “pretesa” di essere ascoltati, mai troppo derisi poiché in fondo nel tempo abbiamo potuto concederci di avere paura. Lo abbiamo capito un po’ tutti quanti.
La paura non è solo qualcosa da esorcizzare, ma qualcosa da capire fino in fondo.
E non si è mai davvero diventati così bravi a farlo in quanto questa ci condiziona a tal punto da non riuscire più a vedere e pensare.
Brutta la paura, brutta la paura che non ci fa più vivere, come vorremmo noi, come vorrebbe la nostra anima che ancora non è pronta a prendere il volo. Vorrebbe solo essere ascoltata un altro po’, un altro po’ di tempo prima di lanciarsi nell’ignoto.
Ed oggi invece ti trovi a scontrarti spesso con la tua paura, poco amata, più odiata del solito, al punto da volerla rinnegare a tutti i costi. Esorcizzare la paura è un imperativo che non ci molla mai, da sempre, da quando eravamo bambini. E le prove della vita ce lo ricordano, da bambini cercavamo la mamma per sconfiggere la paura.
Ma poi… se ne è davvero andata questa paura o è diventata lei l’imperatrice?
Colei che impera, colei che ti condiziona fino al momento in cui non sai più chi sei.
Gli attacchi di panico, le ansie più durature non sono altro che la manifestazione della stessa paura.
Una paura evitata, fin troppo, e poi inevitabilmente ingrandita.
Ed è suggestionata la tua persona, la tua stessa volontà lo è. La volontà di vivere paralizzata all’istante per questa “brutta bestia”. E se un tempo questa brutta bestia ci invitava a correre e così a proteggerci, oggi somigliamo di più a un cuore in tachicardia, un cuore che batte forte, troppo forte da collassare su sé stesso.
E sai cos’è? Non puoi permetterti di collassare su te stesso, ti tocca correre ancora un po’, ma dovrai saperlo fare, dovrai farlo con il giusto ritmo, il tuo ritmo. La paura può essere la bestia temuta, ma anche la tua cara compagna di viaggio che sa guidarti nel modo “giusto” verso continue scoperte.
Andrea De Nuccio