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Completa la tua opera
- 25 Marzo 2022
- Pubblicato da: Andrea De Nuccio
- Categoria: Blog Senza categoria
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Completa l’opera, fallo ora. Trattasi della tua opera, l’opera più importante della tua vita. Che si tratti di un progetto, di uno studio, di un lavoro il discorso non cambia: ultimare l’opera è assai importante per il tuo benessere psicologico.
Ciò richiede un impegno da parte tua, ne sono sicuro. Capita molte volte anche a me di dover ultimare un lavoro e di non riuscire a farlo. I motivi possono essere molteplici. Non va sempre tutto liscio, anzi spesso si inciampa, rallentiamo e non sempre siamo in grado di continuare ciò che abbiamo iniziato con tanto entusiasmo. E l’entusiasmo scema nel momento in cui la novità smette di incantarci.
Rimanere incantati, per certi versi “scioccati”, da ciò che facciamo è ciò che può fare davvero la differenza, è ciò che contribuirebbe a dare continuità alla nostra opera.
Impregnare la nostra opera di emozioni è ciò che conta. L’emozione è nella nuova idea, nel processo di trasformazione dell’opera e nella sua narrazione.
Cosa significa?
Significa che tutto ciò che facciamo può avere un senso purché si presti attenzione alle nostre emozioni.
Nella creazione di un’opera, opera d’arte e non solo, ci mettiamo le mani e soprattutto il cuore. Se non fosse così ci sarebbe poco da narrare. Sarebbe un inutile arrampicarsi sugli specchi per rendere “vivo” ciò che invece è già sterile, privo di anima.
Nell’intraprendere un nuovo lavoro dovremmo a questo punto metterci l’anima. Non farlo significherebbe preparare la strada che porta al fallimento sicuro.
Nel creare una nuova canzone dovremmo metterci tutti noi stessi, vivendo le nostre emozioni e facendole vivere a chi ci ascolta.
Le nostre emozioni colorano le nostre creazioni, danno continuità alle stesse, le fanno rimanere in vita. Ed è così che ogni cosa noi decidiamo di fare (e creare) diviene opera vivente. Se continua a vivere non può che depositarsi nella nostra memoria collettiva divenendo una pianta bella da osservare.
Una pianta ha bisogno di tempo per crescere e di attenzione. I nostri progetti allo stesso modo richiedono la nostra dedizione continua.
Completare l’opera vuol dire affidarsi soprattutto a ciò che ci rende vivi, a ciò che ci emoziona.
L’emozione si fonde con i piccoli movimenti che oltre a ultimare l’opera la rendono accattivante agli occhi di chi la vede.
Andrea De Nuccio